27 dicembre 2024
BARICELLA – Un quarantenne residente a Baricella è stato vittima di una truffa online che gli è costata 7.000 euro. L'uomo, convinto di acquistare un'auto da una presunta concessionaria di Bergamo, ha versato l'importo richiesto sul conto indicato dal venditore. Tuttavia, al momento di ritirare il veicolo, ha scoperto che la concessionaria non esisteva e che il venditore era sparito con il denaro.
Scoperta la tuffa, il quarantenne si è recato presso la Sede Unica della Polizia Locale di Minerbio, Baricella e Malalbergo per sporgere querela. Gli agenti, avvalendosi della collaborazione dei colleghi lombardi, hanno avviato un'indagine che ha permesso di ricostruire la complessa truffa e di identificare tre uomini coinvolti, tutti di origine marocchina.
Secondo quanto emerso, uno dei truffatori, un quarantacinquenne residente nel Veronese, avrebbe agito come intermediario, nella vendita dell'auto destinata ad essere esportata in Marocco. L'auto, destinata all'esportazione, era stata ceduta temporaneamente a un'amica ignara del piano, con il pretesto di agevolare le pratiche burocratiche. Nel frattempo, il veicolo era stato pubblicizzato online come disponibile per la vendita, attirando così la vittima baricellese.
Concluso l'acquisto fraudolento, l'auto è stata effettivamente imbarcata e spedita in Marocco dal porto di Genova, verso l'effettivo acquirente mentre l'uomo si era intascato i soldi della "seconda" vendita.
I tre uomini responsabili della truffa sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna.
Scoperta la tuffa, il quarantenne si è recato presso la Sede Unica della Polizia Locale di Minerbio, Baricella e Malalbergo per sporgere querela. Gli agenti, avvalendosi della collaborazione dei colleghi lombardi, hanno avviato un'indagine che ha permesso di ricostruire la complessa truffa e di identificare tre uomini coinvolti, tutti di origine marocchina.
Secondo quanto emerso, uno dei truffatori, un quarantacinquenne residente nel Veronese, avrebbe agito come intermediario, nella vendita dell'auto destinata ad essere esportata in Marocco. L'auto, destinata all'esportazione, era stata ceduta temporaneamente a un'amica ignara del piano, con il pretesto di agevolare le pratiche burocratiche. Nel frattempo, il veicolo era stato pubblicizzato online come disponibile per la vendita, attirando così la vittima baricellese.
Concluso l'acquisto fraudolento, l'auto è stata effettivamente imbarcata e spedita in Marocco dal porto di Genova, verso l'effettivo acquirente mentre l'uomo si era intascato i soldi della "seconda" vendita.
I tre uomini responsabili della truffa sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna.